“Ecosostenibilità”, parola ormai inflazionata che però abbiamo il dovere di preservare, tanto grande è il suo significato e valore. Un’azienda sana non può prescindere dall’inserire la sostenibilità, in senso ampio, tra i suoi asset.
Già la nostra mission, HIGH TECH FOR LIFE, racchiude in sé l’intento finale del nostro business poiché si intende che la ricerca di nuovi materiali e lo sviluppo dei nostri prodotti è finalizzata a migliorare la salute e il comfort dell’ambiente a livello civile e industriale, riducendo l’impatto dell’attività umana sul nostro ecosistema.
La sostenibilità vera, che cerchiamo di concretizzare, racchiude rispetto e tutela per l’ambiente e le persone. E’ per questo che sosteniamo e organizziamo moltissime attività che vadano a creare ricchezza sociale e culturale nel nostro territorio.
In questa sede vedremo nel dettaglio come SIFA riesce ad essere sostenibile e come intendiamo noi l’ecosostenibilità approfittando dell’intervista rilasciata da Simone Latini a Confindustria Ancona all’interno di un virtuoso progetto in cui quest’ultima raccoglie le best practise delle aziende locali in ambito di ecosostenibilità.
Come spiega Simone Latini: “La matrice comune è un materiale filtrante microporoso che viene prodotto e declinato per i vari mercati. Un materiale che è in grado di trattenere virus, particelle e inquinanti per rendere quindi l’ambiente più sano e con una cosiddetta contaminazione controllata. Una delle applicazioni principali è il settore del pharma, delle clean room o delle sale operatorie, ma poi questo prodotto è stato declinato anche in ambienti civili più comuni, ovvero sui purificatori d’aria piuttosto che per il trattamento di aree esauste da processi industriali. Quindi il nostro materiale diventa l’elemento isolante più performante che c’è al mondo”.
“La nostra azienda cerca di essere sostenibile a 360 gradi, coinvolgendo anche i nostri fornitori, con i quali abbiamo intrapreso processi di economia circolare: studiamo progetti per far sì che la materia prima impiegata anche come semplice imballo e poi da noi ribaltata sul mercato possa ritornare materia prima e secondaria per un nuovo riutilizzo. Questo significa che quando sviluppiamo il nostro prodotto non lo guardiamo solo fine a se stesso, ma prendiamo in esame anche il fine vita” continua così uno dei fondatori di SIFA e ricorda che “Dobbiamo essere sostenibili noi stessi prima di essere sostenibili per terzi. Quindi anche l’aspetto della compliance su cui l’azienda si muove è fondamentale. Essere in regola è essenziale, abbiamo cominciato a fare anche un’analisi introspettiva interna per capire i nostri processi e come poter svolgere azioni correttive”.
Vi invitiamo a visionare l’intervista completa al seguente link.